Autore: Claire Contreras
Serie: Hearts #2
Serie: Hearts #2
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 8 maggio 2017
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 4,99 ebook; € 9,90 cartaceo
C'è stato un tempo in cui Jensen e Mia erano inseparabili. Poi le cose sono cambiate. Jensen sa che è colpa sua, sa di aver perso Mia. No, non l'ha persa. In realtà l'ha gettata via. Lei era la sua migliore amica, la sua musa ispiratrice, l'unica che credesse in lui Sa di averle spezzato il cuore, ma all'epoca pensava di non aver altra scelta. Ora, a distanza di anni, lui e Mia si sono ritrovati a lavorare insieme e averla davanti ogni giorno gli ricorda il motivo per cui ha perso la testa per lei. Questa volta, però, Jensen non commetterà errori: ha intenzione di fare tutto quello che è in suo potere per non lasciarla andare.
Mia e Jensen. Jensen e Mia. Un amore che, nonostante la
distanza, continua a vivere segretamente nei loro cuori. Sono passati anni,
hanno cambiato città, hanno provato a ritrovare l’amore in altri letti, tra altre
braccia, ma non sono riusciti mai a dimenticare l’altro. La vita di Jensen
sembra aver trovato la sua routine: c’è una persona nella sua vita che ama più
di ogni altra cosa al mondo, che mette sempre e comunque al primo posto, scrive
storie per bambini – che hanno tutte una protagonista di nome Mia - e sta
diventando uno scrittore affermato con un certo seguito, oltre a curare una
rubrica per un settimanale in cui parla della sua vita privata e delle sue
passioni più grandi. La vita di Mia, invece, sembra ancora appesa a un filo. Il
destino la porterà di nuovo a un passo di Jensen. La proposta di partecipare a
un servizio fotografico per un’importante rivista sembra proprio la svolta che
cerca, un’occasione imperdibile per una come lei che da sempre aspira a fare
della fotografia il suo lavoro. Già, peccato che per quella stessa rivista di
New York scriva anche Jensen. Carriera e amore viaggeranno sullo stesso binario
e Mia salterà a bordo. Senza biglietto, senza valigia, senza troppe
riflessioni. Rivedere Jensen, però, riporterà a galla un mix di ricordi,
sensazioni, rimpianti e dolore che nessuno dei due riuscirà a sopportare a
lungo senza dare di matto.
I sentimenti di Mia sono palpabili, arrivano al lettore come
lame che deturpano il cuore e la pelle. È così sin dalle prime pagine e più si
va avanti nella lettura più è facile entrare in sintonia con questo
personaggio. Ciò che la lega a Jensen è qualcosa di puro, forte, folle,
qualcosa che non si può osteggiare. È come se fosse scritto nelle stelle che
sono fatti l’una per l’altro; è un sentimento che nessuno dei due può fermare o
dimenticare. È inevitabile che le loro strade si rincontrino, è prevedibile che
il finale li vedrà mano nella mano, perché un amore così è un miracolo. Ma è
altrettanto forte il dolore che dilania Mia. Ogni donna, sono certa, riuscirà a
capirla, a comprendere fino in fondo ciò che prova. Jensen è stato il suo primo
e unico amore, la sua perfetta metà, finché non è finito tutto. Si sono
allontanati quando il ragazzo si è trasferito a New York per studiare, poi la
relazione con un’altra donna ha cambiato le cose per sempre. Quando si
rincontrano, Jensen non è più il ragazzo di un tempo. Oggi Jensen ha delle
responsabilità nei confronti di un’altra persona che dipende da lui, deve
mantenere un rapporto civile con la sua ex compagna – che peraltro ha sposato!
– continuando a rivederla e risentirla, e l’amore viene, suo malgrado, al
secondo posto. Mia proverà ad accettare il bagaglio di Jensen, lo farà perché
lo ama troppo, il suo cuore non ha mai smesso di battere per lui, eppure lei
non è così. Mia non è una ragazza che accetta di dividere il suo uomo, non può
vederlo al fianco della sua ex moglie mentre si accarezzano, chiacchierano e
ridono insieme. E ancora una volta metteranno tutto in discussione, dovranno
fare i conti con i loro errori e con le dure conseguenze di questi errori.
Il dolore non è solo perdere la persona che ami. Il dolore è perdere la persona che ami, vederla con qualcun altro e non interferire perché sai che non puoi darle la vita che si merita.
Nessun amore è stato più contrasto del loro. Mi sono sentita
come Mia, ferita, delusa, addolorata. Ho provato un vuoto allo stomaco enorme,
un’emozione difficile da spiegare a parole. Ma, al tempo stesso, mi sono messa
nei panni di Jensen. Il suo sentimento sembra vero, non vede l’ora di
dimostrare alla ragazza che ama da quando erano bambini che nonostante la piega
che hanno preso le cose, lui non ha mai smesso di amarla. L’amore, per Jensen,
ha sempre avuto il nome di Mia. Adesso, quello che è più difficile è rassicurarla,
dimostrarle che l’amore che prova è vero, unico, e durerà per sempre. Ogni sua
frase d’amore, ogni dichiarazione, ogni tentativo di avvicinarsi di nuovo a lei
mi hanno fatto innamorare sempre più di lui. Come Mia, anch’io avrei ceduto –
forse prima di lei! -, perché di fronte a un cuore che si apre e batte così
forte è impossibile rimanere impassibili, ma poi, sempre come Mia, anch’io
avrei fatto dei passi indietro di fronte a ciò che continua a separarli.
Ogni passo avanti di Jensen corrisponde a due passi indietro
di Mia. Paura, dubbi, pensieri giocheranno un ruolo importante e li porteranno
ad avvicinarsi solo per poi allontanarsi drasticamente. L’intera storia si
svilupperà in un continuo e sofferto tira e molla senza tregua e senza esclusione
di colpi.
L’altro giorno mi hanno fatto una domanda e mi sembra appropriata. La domanda era da parte di @Wendylegrand58 ed era la seguente: “Se potessi scrivere il finale della storia della tua vita, cosa includeresti nell’epilogo?”.
La mia risposta è semplice: non siamo destinati a scrivere il finale della nostra vita. Se lo facessimo, la maggior parte di noi cercherebbe di imbrogliare la morte, perché abbiamo paura della fine. So cosa mi renderebbe felice avere nel mio finale. Ciononostante, ho imparato che vivere non significa pensare all’epilogo, ma concentrarsi sui capitoli che ci sono nel mezzo. Il modo in cui viviamo la vita, per far sì che la nostra storia venga raccontata, e il modo in cui gli altri reagiscono a essa, è ciò che ci sprona ad andare avanti.
La realtà è che nessuno è ansioso di arrivare all’epilogo, a meno che non stiamo parlando di storie romanzate. E io non faccio eccezione. So che la mia storia avrà una fine, ma spero che il retaggio che lascerò sarà tale che nessuno ricorderà il come o il perché si è conclusa. La fine sarà semplicemente l’ennesimo di una serie di aneddoti della mia lunghissima e felice esistenza (spero).
I precedenti volumi della serie Hearts mi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca perché non sono
riusciti a soddisfare appieno le mie aspettative. La novella Love is forever che introduce la storia
di Jensen e Mia impallidisce di fronte a questo romanzo che, credetemi, vi
emozionerà tantissimo. Non ricordo da quanto tempo ormai non mi capitava di
provare emozioni così forti e ingestibili leggendo un romanzo. A volte era
troppo da sopportare, dovevo fare una pausa per riuscire ad analizzare
lucidamente ciò che provava Mia. È stato facile finire nel vortice degli stati
d’animo della protagonista, sentirli sulla pelle, esserne travolta e
sopraffatta. Il potenziale che avevo intravisto nei primi due volumi, e che era
rimasto inespresso, in Love for love
è emerso con grande prepotenza lasciandomi spiazzata. La storia di Jensen e Mia
è una storia di seconde, terze, forse infinite possibilità, che insegna a tutti
noi quanto l’amore possa prendere possesso della nostra vita e del nostro
futuro.
Si dice che ci vogliano ventuno giorni per togliersi un vizio. Ne sono passati circa milleottocentoventisei dall'ultima volta che le ho tenuto la mano, e sto ancora aspettando di scrollarmi di dosso le sensazioni rimaste di lei.
C'è da chiedersi, vale la pena provare a togliersi un vizio? Talvolta la risposta non è semplice come un sì o un no. Talvolta siamo costretti a cercare di scrollarci di dosso questo vizio perchè la vita è complicata e perseverando finiremmo solo col cuore infranto. Anche se siamo stati noi a causare quel dolore, non sopportiamo l'idea che l'altra persona sia costretta a riviverlo. E allora fingiamo. Fingiamo di esserci tolti il vizio. Fingiamo di esserci curati dalla dipendenza. E diventiamo così bravo a fingere, che ci convinciamo di esserci riusciti, finchè non cadiamo di nuovo in tentazione e a quel punto la partita è chiusa, perchè la vostra mente si ricorda tutto. E il vostro cuore si ricorda tutto.
È l’amore a guidarci, è lui a dettare le regole, a noi il
compito di ascoltarlo e seguirlo, di abbandonarci completamente a lui. È
inutile opporsi, scappare, cambiare strada: l’amore ci trova sempre. Jensen ha
trovato, e ritrovato, Mia, la sua Mia, la ragazza che non è riuscito mai a
dimenticare. Mia ha ritrovato Jensen, il suo primo amore, il ragazzo che
credeva di aver perso per sempre, l’uomo di fronte al quale tutti gli amanti
avuti non potevano che impallidire. Jensen ha ritrovato Mia, Mia ha ritrovato
Jensen, o forse è più corretto dire che l’amore ci ha messo lo zampino e ha
trovato e ritrovato loro giocando con le loro vite.
Consigliato a chi ama le storie tormentate, le seconde
possibilità, gli amori che combattono e resistono oltre il tempo e le distanze,
i protagonisti che aprono il proprio cuore esponendosi a trecentosessanta
gradi. Consigliato perché le emozioni provate mi hanno messo letteralmente ko e
ridotta come una mammoletta; come si fa a non consigliare un libro del genere?
HEARTS SERIES
#1, Life is love (recensione)
#1.5, Love is forever (recensione)
#2, Love for love
#3, Love in my heart
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