Pubblicazione: 7 novembre 2016
Genere: Dark romance
Prezzo: € 2,99 ebook
Sei viva, respiri, provi a muoverti, ma non puoi. Sei legata in un letto e non ricordi cosa sia successo. Cosa proveresti se ti svegliassi imprigionata? Cosa faresti se la tua prima immagine fosse quella di Amir Shakib? Questo è ciò che accade a Lena Morozov, prelevata con la forza dal Settore Zero per portare a termine una missione a lei sconosciuta. Amir Shakib è pura oscurità, è marcio dentro, conosce il dolore, ma non lo sente più. Nessuno meglio di lui è capace di isolare le emozioni, annientare un’anima, sbriciolarla tra le dita e ricostruirla a sua immagine. Così le vite di Lena e Amir si incrociano. Lui è il suo Maestro e lei è la sua allieva. Lei cerca di resistere, lui deve spezzarla. Ma quando Amir riesce a entrarle nella mente, Lena non si aspetta di dover combattere anche contro la brama oscura, il desiderio di avvicinarsi al proibito, a colui che distrugge qualunque cosa tocchi. Lena sa che è sbagliato, ma ne è attratta, Amir sa che non deve, ma vuole. Insegnarle a sopravvivere, sarà l’obbiettivo, tenerla con sé, l’unico desiderio.
Fino a quando il dolore non toccherà ciò che hai di più prezioso, non sarà dolore.
Ci sono libri a cui è
impossibile assegnare un voto inferiore al massimo. Sono quei libri che ti
rapiscono, che prendono la tua attenzione e ne fanno ciò che vogliono. Ti fanno
dimenticare chi sei, cosa hai intorno e ti fanno credere di essere parte
integrante della storia. Ti portano su un altro universo e quando arrivi alla
fine non è la fine. Nella tua mente, nei tuoi pensieri e nelle tue emozioni lui
resta. Per ore, per giorni. Ci provi a pensare ad altro, a immergerti in un
altro libro, un'altra storia, altri personaggi. Ma quel libro, quella
storia e quei personaggi lottano contro di te per stare al primo
posto, si prendono lo spazio che meritano e tu li lasci fare, perchè non
potresti fare altrimenti.
Oscuro è
un libro che entra dentro, scava, emoziona, turba. Un libro che non si
dimentica dopo un giorno o due. Un libro a cui si pensa e ripensa infinite
volte per infiniti giorni.
Non vi nascondo che prima di
scrivere questa recensione mi sono presa del tempo. A caldo non avrei saputo
descrivere al meglio ciò che ho provato: le emozioni e le sensazioni erano
confuse, stavano ancora combattendo tra loro, mi stavano ancora aggrovigliando
lo stomaco. Mi sono detta che c'era tempo, dopo una lettura in cui ho alternato
momenti di foga fatti di pagine che avanzavano alla velocità della luce a
momenti di pausa - respira, Valentina, riprenditi -, avevo bisogno di
prendermi un attimo per mettere ordine ai pensieri. Oggi posso dirvi che... è
peggio di ieri.
I pensieri sono ancora confusi,
le emozioni forti, le sensazioni un groviglio che mi stringe lo stomaco.
Oscuro non
è ciò che mi aspettavo.
Oscuro è
la storia di un uomo violato, ostinato, violento e meschino. Un uomo che è
cresciuto troppo in fretta, un uomo a cui hanno rubato l'infanzia nel modo
peggiore che possa esistere. Un uomo mai bambino, mai ragazzo. Un uomo a cui è
stato insegnato a imbracciare un fucile, a mirare al cuore del nemico, a come
guardarsi le spalle, ma mai l'amore, l'affetto, il calore.
Ma è anche la storia di una
donna all'apparenza pura, delicata, fragile che si rivelerà essere tenace,
coraggiosa e temeraria.
È la storia di due anime che si
incastrano alla perfezione. Nessuna potrebbe completarlo come fa lei. Nessuna
potrebbe capirlo come fa lei. Nessuno potrebbe farla bruciare, ardere, sentire
viva come lui. Nessuno, mai, potrebbe arrivare così a fondo, dritto al petto,
nel luogo più profondo e nascosto.
Nessuna potrà mai essere come
Lena per Amir.
Nessuno potrà mai essere come
Amir per Lena.
Bambino soldato, infanzia
violata, sa che il dolore non potrà mai colpirlo. Il dolore colpisce chi ama,
chi tiene a qualcosa/qualcuno. Lui non ha punti deboli, non ama nessuno, non
tiene a nessuno. È il soldato perfetto, senz'anima e senza cuore. È il miglior
acquisto dei Servizi Segreti Deviati, una costola dell'AISE. È leale,
pragmatico, veloce.
Imbattibile.
Incrollabile.
Poi, un giorno, l'incarico che
stravolgerà tutta la sua esistenza e i suoi punti fermi. Lei. Lena Morozov. La
sua prima, unica, allieva. Una donna da piegare, forgiare, vestire di una nuova
armatura. Come una tabula rasa, farla rinascere. Azzerare, cancellare,
rimuovere tutto ciò che è stata finora la sua vita, i suoi affetti, il suo
cuore. Renderla un'allieva capace di superare il maestro, un soldato nel corpo
e nell'anima. E poi... innamorarsi perdutamente. Sapere di non poter più vivere
senza di lei. Sapere che lei è l'unica capace di ridare a lui
nuova vita, di forgiare lui. Senza saper pronunciare la parola amore,
senza saperla riconoscere, ma sentendola sulla pelle, nel corpo, nel cuore,
nella mente.
È sconvolgente il loro legame,
il modo assolutamente perfetto - non potrei descriverlo diversamente - in cui
l'autrice ha saputo creare due incastri dello stesso puzzle. Marilena
Barbagallo ancora una volta ha saputo dare ai suoi personaggi delle fattezze
reali, concrete, scavando nella loro anima, conferendogli quell'introspezione
che ti catapulta nel loro mondo.
Ho vissuto con Amir i suoi
tormenti, il suo sgomento, la sua paura ad aprirsi all'amore. Ho vissuto con
Lena il terrore di ritrovarsi in un luogo sconosciuto, strappata alla sua vita,
senza avere memoria di ciò che le è successo. Ho vissuto l'odio e il rancore
che si sono sputati addosso. Ho vissuto la sfida: adrenalinica, feroce, fiera.
E poi ho vissuto l'arrendevolezza di fronte a un sentimento troppo grande per
essere ignorato o mascherato.
Non c'è una via di mezzo. Macerie o luci. Luci o macerie.Guido verso le luci, consapevole di provenire dalle macerie.
Oscuro è
un gioiello raro, unico. Un capolavoro nel suo genere. Un romanzo che di dark
possiede l'atmosfera e il tema principale, ma che nell'evoluzione della storia
prende una piega inaspettata. Un romanzo che differisce in maniera assoluta dal
classico dark romance. Quasi un romanzo ibrido, che si fa fatica a inquadrare in
un genere perchè ne incarna diversi.
Un romanzo, certamente, che mi
ha lasciato senza parole e mi ha confermato quanto quest'autrice sia per me una
garanzia. Ho adorato ogni romanzo, eppure questo ha qualcosa in più. C'è
l'intento di raccontare, oltre che una storia, una vita, di andare a fondo,
donare un'anima e un'identità ai protagonisti. E il lettore, credetemi, ne
resta spiazzato perchè investito da un carico potente sul piano emotivo.
«Ogni segno che porterai sarà il tuo promemoria, il ricordo di ciò che hai vissuto, un frammento della tua armatura. Tieni addosso le cicatrici, portale come un abito, ma conservale con cura dentro di te. Gli sfregi interiori sono i migliori.»«Una cicatrice non è mai qualcosa di buono.»«Quelle che si vedono non lo sono, è vero, rappresentano una bruttura, un affronto a noi stessi. Io voglio che tu rammenti i segni che ti ho lasciato dentro. Noi siamo ciò che non si vede, quelli come noi non crollano per una cicatrice, quelli come noi si nutrono di cicatrici.»«Io non sono come te.»
La trama, quella del rapimento,
che conferisce l'aura dark al romanzo, è un espediente di cui l'autrice si
serve; è come la tappa di un lungo e bellissimo viaggio. Una sola, singola
tappa. Il viaggio è tortuoso, ricco di sorprese, colpi di scena - alcuni più
scontati, altri inaspettati - ma soprattutto ogni tappa è diversa dalla
precedente.
«Ricorda le mie parole, Lena: se non arriva dritto al cuore, non è dolore. Ripetilo.»«Se non arriva dritto al cuore, non è dolore.»Lo dice come se fosse diventata una macchina.«Questo è l’unico principio che ci consente di sopravvivere. Se un giorno dovessero toccarti, se dovessero colpirti o tentare di spezzarti, tu saprai che il vero dolore è tale solo quando tocca qualcosa di più profondo. La carne è solo pelle, il sangue è solo fluido, i colpi sono solo botte. Ma il dolore, quello reale, l’unico che potrebbe frantumarti, è quello che giunge al cuore. E tu cos’hai nel cuore, Lena?»Lena rimane in silenzio, seduta tra le mie gambe, con la nuca distesa sul mio petto. Sta riflettendo, sta cercando di trovare la morale della lezione.«Cos’hai nel cuore, Lena?»«Niente. Non ho più niente.»«Allora niente ti colpirà, perché non avrai punti deboli, non ci saranno vie incendiabili. Sarai come un deserto arido in cui l’unica oasi è la tua stessa essenza. Tu e solo tu. Da adesso imparerai a mettere te stessa sopra tutto e tutti.»Lei sospira, ma assimila bene i miei pensieri. Lo sento.«Cos’hai nel cuore, Lena?»«Niente.»«Come possono farti male, Lena.»«In nessun modo.»«Dove possono colpirti?»«Nella carne.»«Farebbe male?»«No.»«Dove farebbe male, Lena?»«Nel cuore.»«E si può raggiungere il tuo cuore?»«No.»«Perché?»«Perché è solo mio.»
Cinque stelle non mi bastano,
ma è tutto quello che ho.
Indimenticabile.
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