Editore: Mondadori
Pubblicazione: 3 aprile 2018
Genere: Narrativa
Prezzo: € 7,99 ebook; € 16,00 cartaceo
Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli.
E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere più colorato tutto quello che tocca. È timidissima, parla poco, però sorride a tutti. E poi ama scrivere, perché farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. È un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. Però si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giù, di ascoltarci.
Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll'aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un'ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore - quello per la mamma malata - che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare più caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l'amore è più potente di qualsiasi delusione e sa farsi largo anche tra le macerie di una vita che odora di terra bruciata come la sua...
Sempre d'amore si tratta racconta la storia di Livia, dall'infanzia all'età adulta. E lo fa attraverso lo sguardo delle tante persone che, in momenti diversi, ne incrociano la strada, anche solo per poche preziose ore. Tante istantanee capaci di tratteggiare con precisione l'esistenza di una singola persona ma al contempo di raccontare anche un po' di tutti noi, di quanto sia difficile accogliere l'amore nella nostra vita, prendercene cura, proteggerlo e quanto sia spesso più facile, piuttosto, fuggirlo, maltrattarlo o convincersi di poterne fare a meno.
In fondo degli errori da correggere non sono mica una vergogna: sono come finestre aperte dalle quali posso far entrare un po’ d’aria pulita, sono come pagine bianche che mi offrono infinite possibilità di ricominciare.
Sempre d’amore si
tratta è la storia di Livia, raccontata dalla sua voce, da quella della sua
maestra Marina, del suo papà Edoardo, della sua mamma Caterina, della sua
migliore amica Bianca, del suo amico libraio Paolo e di tanti altri che hanno
incrociato il suo cammino.
Livia è una bambina appassionata di scrittura, che passa la
ricreazione a inventare storie, a dare sfogo alla sua fantasia con personaggi e
intrecci sempre nuovi. Suo padre Edorardo cerca di essere presente nella sua
vita, giacché la sua mamma, Caterina, non è in grado di farlo. Livia la vede
spegnersi ogni giorno di più, vede la gioia e la voglia di vivere abbandonarla.
Quello che sembrava un banale esaurimento nervoso, dovuto forse alla stanchezza
o allo stress, si è trasformato in una creatura crudele.
Vediamo Livia crescere, la accompagniamo nelle tappe più
importanti della sua vita: da bambina ad adolescente, da adolescente a donna. La
vediamo provare ad avere un rapporto con sua mamma, senza però riuscirci. Fino a
che Livia non si accorge che sua mamma dipende totalmente da lei. Non può
allontanarsi, non può inseguire i suoi sogni, perché Caterina è sempre pronta a
riportarla indietro. Il suo malessere diventerà quello di Livia.
E tra il dolore, i sensi di colpa, il desiderio di
ribellione, la voglia di cambiare vita ci saranno meravigliosi spiragli di
luce, colori, poesia.
Bisogna stare attenti, solo questo. Bisogna rimanere vigili, sempre, perché chi ci vuole davvero bene non ci dirà mai di rinunciare prima di averci provato, chi ci vuole davvero bene non ci darà mai che abbiamo fallito prima di vedere come andrà a finire.
Susanna Casciani torna a far sognare i suoi lettori
affezionati, quelli che si sono innamorati di lei e della sua scrittura con Meglio soffrire che mettere in un
ripostiglio il cuore. Una certezza, Susanna è una certezza. Perché di anime
belle, capaci di mettere su carta, nero su bianco, le emozioni ce ne sono
poche. E lei è sicuramente una di queste.
Attraverso la storia di Livia conosciamo tanti altri
personaggi, tanti uomini e tante donne alle prese con la quotidianità, con i
problemi di tutti i giorni e i desideri a cui ci appigliamo anche nei momenti
più brutti. Tra luce e buio, tra dolore e speranza, Livia, la sua famiglia, i
suoi amici, la sua vita.
Certe tristezze non si possono curare perché, semplicemente, non sono malattie. Ci scorrono nel sangue, ci bruciano sotto la pelle, ci affaticano, ma non possono distruggerci. Non finché sentiamo che c’è ancora qualcosa per cui valga la pena lottare: un’idea, un sogno, una speranza, magari un sorriso.
Edoardo: un marito, un padre, un uomo. Un marito che si
trova a combattere d’improvviso contro qualcosa di più grande di lui, contro
qualcosa con cui combattere è inutile: si perde sempre. Un padre che vuole
essere presente, che vuole colmare i vuoti, che vuole dare speranza alla sua
bambina, insegnarle a spiccare il volo. Un padre attento, premuroso, presente. Un
uomo che va avanti come può, senza perdere mai la forza di credere che qualcosa
di positivo arriverà. Un uomo che sbaglia, che cade, che si rialza.
Caterina: una moglie e una madre. Una moglie che si è spenta
giorno dopo giorno e non ha la forza di riprendere in mano la sua vita e il suo
matrimonio. Una madre che cerca sua figlia, anche a costo di far sì che Livia
la odi. Perché lei ne ha bisogno, perché Livia è il suo punto fermo.
E poi Bianca, una donna piena di vita, con un consiglio
sempre pronto, con le parole giuste sempre sulla punta della lingua. Una guida,
una presenza costante, un appiglio per Livia.
Sempre d’amore si
tratta è la storia di una vita, la storia di mille vite. È una storia in
mille storie. Un messaggio di speranza, d’amore, di poesia. Susanna Casciani
arriva al cuore del lettore in maniera spietata e diretta, fa sempre in modo
che chi stringe tra le mani i suoi libri riesca a entrare in sintonia con i
personaggi. Così che nella storia di Livia, per quanto diversa dalla mia, io sia
riuscita a rivedermi. Ogni storia di cui Susanna scrive è un po’ anche la mia,
riesco a rivedermi, a rispecchiarmi, a sentirmi parte di essa. Mi coinvolge, mi
toglie l’aria, mi ridona speranza. Mi dà l’impressione che stia parlando di me,
a me. Tra le righe c’è anche un po’
della mia storia, della mia vita, e di quella di chi mi sta intorno.
Mi prenderò cura delle sue ferite, che sono colpa nostra: non proverò a ricucirle, perché un cuore spezzato non si può aggiustare con ago e filo. Le accarezzerò finché non si rimargineranno da sole, perché se c’è una cosa che ho imparato è che per scuotere un cuore che ha sofferto ci vuole il doppio dell’amore che ha perso.
Se nel primo romanzo pubblicato dalla Mondadori, Meglio soffrire che mettere in un
ripostiglio il cuore, si parlava dell’amore tra due persone, tra un uomo e
una donna, in questo nuovo libro si parla d’amore in senso più generale, di
tante forme d’amore, altrettanto importanti. Si parla dell’amore tra genitori e
figli, dell’amore tra un nonno e sua nipote, dell’amore tra due amiche
cresciute insieme, dell’amore non ricambiato, dell’amore mai sopito, dell’amore
che risboccia con la stessa intensità di un tempo dopo anni. Sempre d’amore si
tratta. Perché l’amore è in ogni cosa che vediamo, che tocchiamo, che sentiamo.
Tutto è amore. La nostra vita è amore, la nostra storia è fatta d’amore.
E questo Susanna sa insegnarcelo bene. Con delicatezza, con
tatto, prendendo il nostro cuore a due mani e cullandolo. Senza scuoterci
troppo, senza destabilizzarci. Come la carezza di una piuma, quasi impercettibile.
Una carezza che però resta nel tempo, un ricordo tangibile che cambia per
sempre l’equilibrio.
Sempre d’amore si
tratta è un romanzo capace di parlare al cuore di ognuno di noi, di farci
sognare, di farci rispecchiare, di farci capire che anche quando tutto sembra
perduto vale la pena ancora battersi per i propri sogni. Un romanzo delicato e
potente, amaro e consapevole.
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